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dicembre
Presentazione del libro “Volevo un tè al limone. La mia vita da bipolare” di Fabio Macaluso
Venerdì 19 dicembre, alle 17.00
Sarà presentato venerdì 19 dicembre, alle 17.00, alla Biblioteca Bernardini il libro di Fabio Macaluso, “Volevo un tè al limone. La mia vita da bipolare”, edito da Marsilio, nel 2025. Intervengono con l’autore Nathalie Corapi, psicologa psicoterapeuta psicoanalitica, individuale e di gruppo e Maria Cucurachi, lettrice per Rosantina Campagna del Sud.
A trentun anni Fabio Macaluso è un manager di successo, protagonista dell’avventurosa fase di avvio di una delle più promettenti startup italiane. Nello stesso periodo diventa il peggior nemico di se stesso. Prigioniero dei suoi pensieri, inizia una discesa agli inferi che lo condurrà al ricovero e alla diagnosi: disturbo bipolare. Oggi, posta la giusta distanza da eventi ed emozioni, ripercorre quella che non è solo la storia della sua malattia, ma di una presa di coscienza che avviene nella vita di ciascuno quando si guardano in faccia i propri limiti. Come si rinasce dalle ceneri, dopo che il mondo è andato in pezzi? Come si colma la voragine oscura in cui ti spinge la depressione? Come si convive con il ricordo delle azioni commesse quando la mente andava troppo su di giri? Un cammino più che accidentato quello di chi si scopre bipolare, perché l’esistenza stessa può coincidere con la malattia, divenendo drammatica finzione, in cui gli effetti del malessere si confondono con la causa e ci si sente instancabili, ottimisti all’inverosimile: «“Stai male quando stai bene”, queste cinque parole racchiudono l’insidia del mio disturbo». Tra potenti flashback e toccanti riflessioni, l’autore racconta le fasi più dure e la leggerezza dei momenti autentici di condivisione, la ricerca del delicato equilibrio tra terapia e farmaci per affrancarsi dalle visioni distorte create dalla mente, i passi per riprendersi il proprio tempo e far prevalere gli affetti, senza per questo rinunciare alla libertà e alla curiosità intellettuale. Con coraggio e con la stessa intensità con cui l’ha vissuta, rilegge la sua esperienza illuminandola di nuova consapevolezza: «Siamo fatti di memoria: il nostro edificio è più solido se ci avvaliamo delle nostre fondamenta, adattandole o ricostruendole dopo ogni crisi».
L’incontro è promosso nell’ambito dei Patti di Collaborazione del Polo Biblio-museale di Lecce, da Rosantina-Campagna del Sud, Psifia, Città del Tempo Auser Lecce, Coordinamento Alberi Verde Urbano Lecce.