LA GESTUAZIONE E LA PITTURA ESTEMPORANEA
In occasione del finissage della mostra "MOSAICI E CARTE DIPINTE" di Orodè Deoro presso il Museo Castomediano e la Biblioteca Bernardini di Lecce
Vi presentiamo la performance:
"RITRATTO PER LA FIGLIA DELLA LIBRADA"
improvvisazione di pittura e Gestuazione
con Orodè Deoro e
Alessia D'Errigo
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Il 27 SETTEMBRE ore 19.00
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presso la SALA ARTE della Biblioteca Bernardini di Lecce
COS'È LA GESTUAZIONE:
La "Gestuazione" ha origine da due parole: gestualità e gestazione. È una ricerca teatrale centrata sulla liberazione del femminile atavico, attraverso gli stati alterati di coscienza, l'improvvisazione, il gesto e il silenzio, ideata da Alessia D'Errigo nel 2017. Si ispira al fenomeno del tarantismo e al libro "La casa di Bernarda Alba" di Federico Garcia Lorca.
SINOSSI:
La storia della figlia della Librada nel dramma teatrale "La casa di Bernarda Alba" di Lorca è significativa proprio perché non la vediamo; è un racconto che circola tra le donne della casa, un monito terrificante su ciò che accade a chi infrange le regole. È la voce dell'espressione dell'orrore di una società che non perdona.
Nel dramma si evince che alcuni cani abbiano riesumato il corpo di un neonato proprio nel terreno della casa della figlia della Librada e che essa, la figlia, venga portata alla gogna per aver partorito e poi ucciso un figlio nato da un abuso sessuale o da un rapporto illegitto (nel dramma non è chiaro).
La figlia della Librada diventa così un simbolo delle innumerevoli donne la cui dignità e persino la vita vengono sacrificate sull'altare di un moralismo ipocrita e crudele. Un simbolo delle tante donne non ascoltate in un momento così delicato e complesso come quello della maternità. E che spesso vengono etichettate e gettate nella gogna mediatica.
Oggi, il dramma, pur assumendo forme diverse, si ripete. Le donne che uccidono, abbandonano i propri figli o hanno forti depressioni post partum sono spesso figlie di un contesto di estrema vulnerabilità, non dissimile da quello della Librada. Un contesto che non le ascolta e non le sostiene.
Il parallelismo tra la figlia della Librada e le madri di oggi che compiono atti estremi è un monito doloroso. Ci invita a guardare oltre il singolo gesto per comprendere le radici profonde del disagio sociale, economico e psicologico che ci circonda. Solo riconoscendo e affrontando questi fattori possiamo sperare di spezzare il ciclo di disperazione e offrire un futuro diverso a chi si trova in situazioni simili.
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Questa performance vuole liberare e narrare in modo astratto, onirico e ritualistico il dramma di questa donna e restituirle la dignità che le spetta.
Un ringraziamento al Museo Castromediano - Lecce e al direttore Luigi De Luca per aver accolto questo lavoro di ricerca e improvvisazione che unisce pittura e teatro di ricerca